Il Ministro della Giustizia Anna Cancellieri qualche giorno
fa rassicurò stampa e opposizione: “Penso proprio di no. Indulto e amnistia
riguarderanno 20.000 carcerati ma non Berlusconi. Il presidente della
Repubblica ha fatto benissimo a reagire agli attacchi del Movimento 5 Stelle
perché è stata una cosa squallida e assolutamente gratuita.” Direi che la
ministra ha le idee chiare, talmente chiare da sferrare un attacco (un altro)
all’unica forza di opposizione in Parlamento. Convintissima anche Donatella
Ferranti (Pd): “Le parole del Guardasigilli sgombrano definitivamente il campo
da ogni lettura maliziosa e strumentale del messaggio del capo dello Stato. In
gioco c’è la civiltà di un paese. Berlusconi con il dramma del sovraffollamento
carcerario c'entra ben poco.” Il segretario del Pd Epifani consiglia cautela,
ma “non c'entrano le vicende giudiziarie di Berlusconi”.
Insomma, tutta la cosiddetta sinistra è d’accordo su un
punto: l’indulto e l’amnistia non hanno niente a che fare con B. E,
puntualmente, come al solito, si sbagliano di grosso.
Ci pensa Quagliariello, Ministro delle Riforme
Costituzionali nonché “ex-saggio” di Napolitano, a sgombrare ogni dubbio, con un semplice ragionamento logico: “Penso
che nessuno possa ritenere che una legge possa non essere applicata soltanto a
un cittadino. Se le forze politiche e il Parlamento decidono un provvedimento
di amnistia, come richiesto dall'Europa, è evidente che esso deve valere per
tutti.” Anche per Berlusconi: come volevasi dimostrare.
Trovo oggettivamente impossibile dare torto a Grillo, quando
dice “Quagliariello ha detto la verità: l'indulto e l'amnistia saranno
applicate anche a Berlusconi. Napolitano vada in televisione a raccontarlo agli
italiani.” Chi è che “se ne frega del Paese”, Re Giorgio? Chi cerca di fare il
necessario per l’Italia o chi si preoccupa delle sorti del più famoso
pregiudicato d’Europa, causando il collasso della credibilità del sistema
giudiziario?
La realtà è che tra le varie forze politiche l’ipocrisia
regna sovrana: il Pdl promuove indulto e amnistia con la speranza di salvare il
proprio capo, altro che “risolvere il dramma delle carceri”; il Pd rassicura i
propri elettori (“tranquilli, non c’entra nulla B.”) mentre le alte cariche
della dirigenza di partito tentano di screditare Renzi e bloccarne l’ascesa (“Renzi
fa propaganda, come Grillo” hanno detto), senza smentire la propria ipocrisia
di Partito (auto)Distruttivo; Scelta Civica, con le parole della ministra
Cancellieri, dimostra di non capirci una mazza e conferma la propria
inconsistenza politica; Sel continua a fare la sua finta opposizione “de
sinistra”; la Lega... beh, più che fare opposizione dà spettacolo, come al solito.
Il MoVimento 5 Stelle è l’unica forza politica che dall’inizio
della vicenda non ha mai cambiato faccia, restando fedele ad una linea ferma:
non si discute di amnistia e indulto, quando abbiamo carceri mai aperte e
inutilizzate e quando la si vuol fare unicamente per salvare uno o più
condannati eccellenti. Dice la ministra Cancellieri: “Assassini, stupratori e
ladri non usciranno mai”. E ci credo, il problema è che dalle carceri non
uscirà quasi nessuno, ci si limiterà come al solito ad amnistiare i reati
commessi da chi in galera non ci va mai: banchieri, politici, dirigenti,
finanzieri, corruttori, eccetera eccetera eccetera.
E ora? Adesso non rimane che concentrarsi, nella speranza
che l’amnistia e l’indulto prospettati da Napolitano non vedano mai la luce,
sul discorso della decadenza da Senatore del Delinquente. Se le pressioni di
Giarrusso e del M5S avranno una qualche efficacia, si potrebbe votare in Senato
con voto palese. Il voto palese rimane l’unica arma contro i franchi tiratori.
Se il voto rimane segreto, Berlusconi non decadrà: nessuno nel Pd lo vuole
fuori dal Parlamento, o quasi. Col voto segreto, mascherandosi e coprendosi
come con una foglia di fico, lasceranno che il Delinquente possa continuare a
manovrare le sorti del Paese. Se invece il voto sarà palese, chi vorrà salvare
B. dovrà metterci la faccia e dunque non lo salverà.
Sarà battaglia, questo è certo: con attività dilatorie,
illazioni giuridiche e lotta tra voto segreto e voto palese. Vedremo chi la
spunta.
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