C’è uno scandalo di proporzioni ciclopiche, legato alla
legge di stabilità del governo Letta, ma nessuno ne parla.
Partiamo dall’inizio. Legge 152 del 2006: viene deciso che
entro la fine del 2012, tutti i comuni italiani dovranno raggiungere una
percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti pari al 65%. È un inizio. Su questo
dobbiamo essere chiari però: il 65% non è nulla. Con le tecniche e gli studi che
sono portati avanti dal progetto Rifiuti Zero (messo in atto da circa 70 comuni
italiani con ottimi risultati) e altri progetti del settore, è dimostrato che è
possibile portare la differenziata nel giro di qualche anno (circa 20 anni, a
seconda delle condizioni di partenza) al 95%. Tuttavia, considerando che la
metà delle regioni italiane porta ancora circa il 50% dei rifiuti in discarica,
direi che l’obiettivo fissato dalla legge vigente è un buon inizio.
Ciononostante, la legge non ha spinto molti comuni a raggiungere
livelli più virtuosi: su 8.092 comuni italiani, solo 1.300 sono arrivati nel
2012 al tetto del 65% previsto. A Recco, in provincia di Genova, è successo
qualcosa di incredibile: grazie ad un esposto dei cittadini, presentato alla
Corte dei Conti, il Sindaco, gli assessori e i dirigenti del Comune pagheranno
di tasca loro circa un milione di euro per i danni procurati a causa dell’arretratezza
nella gestione dei rifiuti. Avete capito bene: di tasca loro. Grazie all’esposto
dei cittadini, non è l’Amministrazione in generale ad essere condannata, bensì
i singoli responsabili che rispondono alle persone fisiche dei dirigenti del
Comune di Recco. Questo significa che cittadini organizzati possono, in ognuno
dei circa 6.700 comuni inadempienti, ricorrere allo stesso strumento, con il
precedente di questa storica condanna della Corte dei Conti.
Ma chi arriva in soccorso ai comuni inadempienti? Ma mi pare
ovvio, no? Il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando (Pd). Il quale fa inserire
nella legge di stabilità (art. 18) una generale sanatoria per tutti i comuni
inadempienti, beffandosi tra l’altro di tutti i comuni virtuosi che hanno
rispettato le direttive della Legge. Questo aspetto è grave per tre motivi
principali:
- Beffarsi dei cittadini onesti e rispettosi della legge e premiare, tramite un trattamento differenziato e favorevole, i cittadini furbi e disonesti che se ne fregano della legge, è un comportamento immorale che arreca enormi danni al concetto stesso di Giustizia o di Stato di Diritto. Come sarebbe a dire? Chi rispetta la legge è un fesso, mentre chi non la rispetta può star tranquillo, perché tanto arriverà sempre una sanatoria a salvarlo? Un gran bel messaggio, proprio degno di un paese civile, non trovate? Senza contare che il ministro dell’Ambiente (proprio lui!!! Dell'ambiente!!!) si beffa di una decisione (giusta) presa in tema “Ambiente” dalla Corte dei Conti. Una totale sovversione dei principi e dei diritti.
- Si cambia rotta: la differenziata non è più una priorità. Il tetto del 65% slitta di altri quattro anni, sollevando i responsabili di tale inadempienza da ogni penalità riscontrata. Il paese fa marcia indietro sul tema dei rifiuti, dopo che la legge 156/2006 aveva lanciato un (timido) segnale di buona volontà.
- Multe dall’Europa: e i cittadini che pagano le tasse, mestamente, ringraziano. L’Europa prevede multe per un ammontare di circa 100 milioni di euro a causa eccessivo conferimento di rifiuti e discariche abusive o fuori norma. Tiriamo la corda in ogni settore, il cittadino è spolpato fino all’osso da impopolari e inutili tasse, l’Iva è arrivata al 22%... e questi ci buttano addosso persino una multa di una simile entità. Complimenti.
Insomma, i sindaci virtuosi lo prenderanno (come sempre
accade nel Paese delle Meraviglie) in quel posto, mentre i furbi e i disonesti
verranno (ancora una volta) premiati: come può l’Italia non premiare tutte
quelle amministrazioni fallimentari, disoneste, lobbistiche, prevaricatrici e
irrispettose della legge? Prendiamone atto: nel Paese dell’impunità, fregarsene
della legge e dell’ambiente, è un atto piuttosto di moda. Tanto arriverà sempre
il ministro di turno a salvarti il culo. Se invece sei uno onesto… beh, forse
hai sbagliato a nascere italiano.
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